Questo argomento mi sta molto a cuore e vorrei esporvi il mio punto di vista, poi ognuno la pensa come vuole.
Argomento doloroso e molto dibattuto tra voi umani, ci sono varie scuole di pensiero: quelli che ritengono la sterilizzazione un atto contro natura e quelli che invece la caldeggiano per vari motivi, uno fra tutti il sovrappopolamento .
Allora: dobbiamo essere concreti, i gatti che vivono nelle città dipendono spesso e volentieri per la lori sopravvivenza dagli esseri umani. Le città non sono proprio l’ambiente più facile dove vivere, tra pericoli e spazi sempre più affollati, quindi ridurre o quantomeno limitare le nascite di nuovi gattini sarebbe auspicabile.
Se una gatta partorisce i suoi cuccioli in un contesto non urbanizzato e non è in grado di accudirli, nutrirli adeguatamente, questi inevitabilmente muoiono. La natura fa il suo corso e sa perfettamente come tenere sotto controllo l’esubero di nascite, in una maniera che a voi potrà anche sembrare ingiusta e crudele ma non è così: troppi animali = meno risorse.
Voi umani ci aiutate sicuramente a vivere meglio è comunque importante mantenere una visione lungimirante della nostra vita e preoccuparsi del fatto che soprattutto in città i nostri spazi si riducono sempre di più, sia in termini di sicurezza che in termini di procacciamento del cibo.
Meglio pochi ma sani e felici.
Osvaldo ha vissuto libero per i primi mesi della sua vita, una vita fatta di lotte con altri gatti, di malattie e di stenti.
Poi è stato trovato e l’hanno portato in un rifugio. Aveva un fungo sulla pelle e diversi problemini di salute: una una cistite acuta, problemi renali ed afte in bocca. Insomma… Le sue difese immunitarie, nonostante fosse un gatto sano (nel senso no FIV no Felv) erano andate a farsi benedire!
Quando nelle colonie feline ci sono molti gatti può succedere che tra di loro si trasmettano le malattie. Non parliamo poi dei parassiti interni ed esterni.
Voi potrete dire che è stato fortunato ad essere stato portato in un rifugio. In primis non tutti i rifugi sono dei bei posti dove vivere e non è detto che la convivenza con gli altri gatti sia una cosa da noi ben accetta.
La mia mamma mi ha raccontato di animali cani e gatti che arrivati in rifugio, da una vita in famiglia, non hanno assolutamente accettato quel luogo fino al punto di non mangiare e bere più, al fine di morire.
Osvaldo, fino a quando era in gabbia da solo per le cure, tutto sommato non poteva lamentarsi : veniva curato, mangiava bene e veniva coccolato dai volontari. Poi hanno deciso che sarebbe rimasto in rifugio e la convivenza forzata in uno spazio limitato, nonostante fosse capitato in una bella struttura, con gli altri suoi simili era per lui inaccettabile.
Si è lasciato andare, veniva addirittura bullizzato dagli altri gatti quindi la sua sorte era scritta. Essendo un gatto di strada non era abituato al contatto umano, ancora oggi non ama essere preso in braccio o coccolato.
Ecco il secondo problema, possibilità molto remote di essere adottato e quindi di vivere in cattività per il resto della sua vita.
Vedete umani, avete inventato i rifugi che effettivamente sono ai vostri occhi il male minore, ai nostri occhi a volte sono posti dove non tutti riescono ad abituarsi.
Meno nascite implica colonie meno numerose, più facili da gestire da voi umani in termini di minor spesa per il cibo (magari di migliore qualità), meno spese per le cure mediche, più soldi per la gestione e ubicazione delle strutture che devono ospitarci. Non dimentichiamoci anche degli abbandoni da parte delle persone che non sterilizzando, che fanno partorire i propri animali, non possono tenerli e non trovano nessuno a cui darli in adozione.
Siamo in un mondo dove ormai sia voi umani che noi animali siamo numerosi, forse troppo e molti di noi non vivono bene come sarebbe giusto.
Ritornando al nostro argomento: anche la sterilizzazione per le gatte che vivono in appartamento è fondamentale per evitare calori continui, che oltre creare situazioni spiacevoli per voi umani come i continui vocalizzi e possibili marcature, possono creare dei seri problemi di salute per la gatta. Infatti continui calori senza giungere a gravidanze possono provocare la piometra, che è una gravissima infezione dell’utero che se non scoperta per tempo può provocare la morte della gatta. Può essere causata da batteri che soprattutto durante il calore trovano nell’utero le condizioni ideali per riprodursi.
Ora vi racconto cosa è successo a Mimmy….
Quando è entrata in rifugio la sua padrona aveva assicurato che era sterilizzata. Lo era ma con una sterilizzazione farmacologica, mediante un impianto sottocutaneo che rilascia per un periodo limitato un prodotto che blocca i calori, un po’ come le vostre pillole.
Quando è venuta a vivere con noi dopo qualche mese ha cominciato a manifestare le prime avvisaglie del calore, pianti continui, si strusciava in ogni dove, ricercava le attenzioni di noi gatti e del resto della famiglia.
Ah nonostante io e Osvaldo fossimo sterilizzati, in quel periodo eravamo fuori di testa, letteralmente impazziti per lei!!!
La mamma non riusciva a capire il perché di questo comportamento, dato che le era stato assicurato che fosse sterilizzata.
Il calore nelle femmine di gatto solitamente dura per tutta la bella stagione, dalla primavera al primo autunno, e con cicli di calore che durano dai 3 a 10 giorni, dopo qualche giorno di pausa, si ripetono per mesi e mesi. La maturità sessuale nelle gatte avviene circa a 6 mesi, ma può capitare anche prima.
Insomma, dopo il secondo episodio la mamma per disperazione, dato che la vita in casa era diventata impossibile, non si dormiva più e Mimmy era stremata, l’ha portata dal veterinario.
Mimmy è una gatta di piccole dimensioni quindi dall’ ecografia non era facile capire se le ovaie erano ancora presenti o meno, non sapevamo ancora che la sterilizzazione non era stata fatta chirurgicamente. Alla fine la veterinaria ha sentenziato: “Devo aprire la gatta per vedere la situazione reale delle ovaie”. Gli strumenti diagnostici su una gattina così minuta risultavano inattendibili.
L’ennesima decisione difficile per mamma. Dopo giorni di ragionamento, pro e contro e sensi di colpa infiniti ha deciso di farla “aprire in due “…
Al termine dell’intervento, la dottoressa l’ha chiamata avvisandola che Mimmy era già in setticemia e che per salvarle la vita era stata costretta ad asportare ovaie e utero. Disse: “Siamo arrivati appena in tempo, sarebbe morta con dolori atroci!”.
Per quanto riguarda noi maschietti che viviamo in casa, la sterilizzazione evita soprattutto che spruzziamo urina per le marcature e tende ad ammorbidire il nostro carattere (siamo forse meno litigiosi).
Nei gatti maschi non sterilizzati, voi ci chiamate “interi”, c’è la tendenza ad allontanarsi da casa, se abbiamo l’opportunità di uscire, con conseguente rischio di essere investiti dalle auto, di essere coinvolti in combattimenti con altri gatti e di andare incontro a ferite importanti che possono trasmettere gravi o mortali malattie, trasmettibili per mezzo di morsi saliva e sangue.
Le gatte che vivono fuori, se non sterilizzate, rischiano oltre alle gravidanze anche le malattie sessualmente trasmettibili.
I gatti, solitamene, vengono sterilizzati in un periodo variabile tra i 6 e gli 8 mesi. Quando raggiungiamo la maturità sessuale.
ATTENZIONE : la sterilizzazione se eseguita prima della maturità sessuale potrebbe interferire con il nostro sviluppo mentale e a volte anche fisico. Quindi affidarsi sempre ad un veterinario e alle sue indicazioni.
Ora vi do qualche informazione di servizio:
La sterilizzazione chirurgica in noi maschi è tutto sommato un intervento piuttosto semplice e poco costoso, in quanto i nostri organi riproduttivi sono esterni: vengono asportati i testicoli.
Il costo si aggira tra li 80/120 Euro,
Nelle femmine, per quanto sia un intervento di routine, è comunque un’operazione di chirurgia addominale, con punti di sutura.
La sterilizzazione farmacologica è mirata alla sospensione dei calori, come vi raccontavo prima, o la castrazione chimica in noi maschi. Si tratta di impianti che si applicano sotto cute e hanno un rilascio ormonale, che ha un’azione protratta in tempo limitato. Essendo comunque un trattamento farmacologico ci possono essere conseguenze per la nostra salute. Di solito per i gatti è sconsigliato.
STERILIZZAZIONE
La sterilizzazione evita comportamenti sgradevoli come le marcature urinarie in casa.
La sterilizzazione evita gravidanze indesiderate, i rifugi sono pieni di gattini che non trovano una famiglia.
La sterilizzazione non fa cambiare il carattere dei gatti, ELIMINA SOLAMENTE L’ISTINTO SESSUALE.
E’ IMPORTANTE STERILIZZARE ANCHE I GATTI DI CASA CHE ANDANDO SEMPRE IN CALORE, E’ SOTTOPOSTO AD UN FORTE STRESS.
STERILIZZARE E’ UN ATTO DI AMORE PER IL NOSTRO GATTO ED E’ L’UNICA VERA ARMA PER IL RANDAGISMO.