2b. Inserimento di un secondo gatto

Nel momento in cui di porta in casa un nuovo gatto, alloggiarlo in una stanza sufficientemente spaziosa fornita di tutto ciò di cui può avere bisogno (lettiera, cibo, acqua, tiragraffi, un luogo in cui potersi nascondere, postazioni sopraelevate) e dargli 2/3 giorni di tempo per ambientarsi (questo tempo è variabile e va valutato in base ai singoli gatti coinvolti e alla situazione specifica).

L’ideale se possibile è di realizzare un supporto retato da mettere sulla porta per separare gli ambienti e consentire un domani l’avvicinamento dei mici senza che possano toccarsi.

È fondamentale evitare che il gatto residente veda il nuovo gatto, anche se quest’ultimo si trova ancora nel trasportino. Per fare ciò, coprire il trasportino con un tessuto e non appoggiarlo direttamente a terra. Inoltre, non permettere che i due gatti si annusino. Il gatto all’interno del trasportino potrebbe spaventarsi notevolmente, mentre il gatto residente potrebbe percepire la situazione come una minaccia al suo territorio. Questa precauzione è essenziale per evitare il rischio di compromettere il futuro rapporto tra i due gatti.

Quando portiamo il nuovo arrivato possiamo momentaneamente mettere il gatto residente in un’altra stanza, il tempo di entrare con il nuovo gatto.

La stanza dove verrà messo il nuovo arrivato dovrà già essere pronta.

Aumentare lo scambio di odori: posizionare oggetti con l’odore dei gatti residenti nella stanza del nuovo arrivato e viceversa, posizionare oggetti del nuovo arrivato in giro per casa.

Attenzione non fare annusare al gatto residente né il trasportino né la copertina utilizzata nel durante il viaggio in quanto potrebbe essere pregno dei feromoni della paura che potrebbero agitare o addirittura spaventare il gatto residente.

NON SGRIDARE MAI il gatto residente, se emette soffi o ringhi in prossimità della porta chiusa della stanza in cui si trova il nuovo gatto o a contatto con oggetti con l’odore del nuovo gatto: utilizzare sempre un tono di voce calmo e rassicurante, proporre attività alternative come gioco o cibo.

Una volta che i gatti dimostrano di essere tranquilli o quanto meno non agitati, socchiudere la porta in modo che non possano né entrare né uscire, questo passaggio si può effettuare dopo un tempo ragionevole che dipende dallo stato emotivo in cui si trovano i gatti, indicativamente dopo 4/5 giorni questo tempo va valutato al momento singolarmente per ogni diversa situazione.

L’ideale è monitorare e osservare i gatti se possibile da entrambe le parti della porta.

Per aiutare i gatti in questo momento delicato, proporre del cibo in contemporanea da entrambe le parti della porta, cominciando a posizionare le ciotole a grande distanza per poi avvicinarle gradualmente giorno per giorno. Per l’occasione sarebbe consigliato l’uso di ciotole nuove sia per il gatto residente sia per il nuovo gatto, questo per evitare eventuali scambi olfattivi non appropriati

Arriviamo al momento in cui il cibo è vicino alla porta e che possono guardarsi attraverso la porta socchiusa, in piena sicurezza, questo è un momento importantissimo che se ben gestito permetterà ad entrambi i gatti di vivere la nuova convivenza in maniera il più possibile serena e non violenta.

Dal momento in cui i gatti saranno tranquilli, si può fare il primo tentativo di “libera uscita” (questo momento va assolutamente monitorato per l’incolumità di entrambi i gatti).

Dare al nuovo gatto la possibilità di esplorare un’altra parte della casa e al tempo stesso dare al gatto residente la possibilità di esplorare la stanza del nuovo arrivato.

E’ assolutamente normale che il gatto residente faccia delle marcature urinarie nella stanza, così come è assolutamente normale che vada ad urinare o defecare nella lettiera del nuovo gatto.

NON bisogna assolutamente SGRIDARLO, è indispensabile lasciarlo libero di riappropriarsi del territorio.

Non appena entrambi i gatti, quello residente e il nuovo arrivato, sono liberi di circolare aggiungere una lettiera vicino a quella del gatto residente, in cui posizioneremo una piccola quantità di sabbietta con l’odore del nuovo gatto (solo sabbietta, no feci, no urina)

Deve raddoppiare tutto: ciotole del cibo, ciotole dell’acqua, lettiere, tiragraffi.

Le ciotole di entrambi i gatti non devono stare troppo vicine per permettere ai due gatti di mangiare e bere senza invadere gli spazi dell’uno e dell’altro.

Raddoppiare le risorse qualche giorno prima del nuovo arrivato, questo aiuterà il gatto residente a

non sentire minacciate le sue risorse una volta incontrato il nuovo gatto.

Se si creano momenti di tensione tra i gatti, NON ALZARE LA VOCE, NON PRENDERLI IN BRACCIO: con voce calma e rasserenante cercare di distogliere l’attenzione l’uno dall’altro attraverso il gioco (in questo caso con 2 giochi separati cercando di fare muovere i gatti in due direzioni opposte), oppure interrompere il momento di tensione con un oggetto da frapporre: un cuscino, una rivista, MAI NOI il ns. corpo le nostre mani etc., così da interrompere il contatto visivo e dare la possibilità ad uno dei due di scappare dove si sente più sicuro.

Per i primi tempi può essere necessario far dormire il nuovo arrivato nella stanza di accoglienza, chiusa durante la notte, onde evitare momenti di tensione senza la supervisione dell’umano. Questo va valutato caso per caso singolarmente.

Una volta che i gatti avranno cominciato una convivenza piuttosto stabile, ma ancora in fase di assestamento, è necessario lasciarli liberi di interagire secondo le loro regole specie-specifiche, il che include anche alcuni eventuali scontri vocali o fisici in cui l’umano NON deve intervenire ( a meno che, ovviamente, non siano di una violenza tale da mettere in pericolo la salute fisica deli animali).

I gatti hanno la necessità di organizzarsi il territorio e dividersi le risorse secondo il loro istinto, un intervento umano potrebbe rovinare gli equilibri ed apportare più danno che beneficio.

Non sgridare, prendere in braccio, consolare, separare, avvicinare i gatti secondo una logica del tutto umana.

I gatti NON SONO BAMBINI, hanno bisogno di interagire tra di loro secondo le regole di comportamento felino in cui noi umani non siamo in alcun modo coinvolti. Due gatti che si incontrano sono due animali che stanno stabilendo un ordine all’interno del loro territorio con l’obbiettivo di creare una sorta di equilibrio che garantisca una vita sicura per tutti.

Potrebbe accadere che i due gatti scelgano di ignorarsi per il resto della loro convivenza per il benessere di entrambi.

Questo non significa che l’essere umano debba intervenire perché desidera vederli vicino per una necessità effettiva che non appartiene in alcun modo ai gatti in questione.

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