35. Le fasi di vita di un gatto

Come per tutti gli esseri viventi ogni fase di vita è fatto di cambiamenti e scoperte dove l’individuo si apre a nuove conoscienze sia fisiche che psicologiche.

Nel gatto ci sono fasi della vita estremamente importanti e determinanti per il suo futuro approccio con gli altri gatti, l’essere umano e altre specie animali. In queste fasi il gatto forma il suo futuro carattere e il suo modo unico di affrontare il mondo.

  • FASE PRE-NATALE

La gestazione dura circa 63 giorni.

Il feto in questa fase si trova all’interno della pancia della mamma nel sacco amniotico, anche se il gattino non è venuto ancora alla luce, riesce a percepire tutto ciò che succede alla mamma sia dal punto di vista fisico che psicologico, tutto questo andrà a determinare il carattere del gatto quando verrà alla luce.

E’ importante che mamma gatta si trovi in un posto tranquillo, rilassato dove tutto ciò che la circonda la fa stare bene, perché tutto ciò che di negativo assorbe viene automaticamente assorbito anche dal feto.

Il gattino è in grado di muoversi all’interno della sacca placentare, ogni gattino sta all’interno di della sua sacca, nel liquido amniotico.

Se abbiamo una gatta in stato interessante all’interno del nostro appartamento la faremo stare il più tranquilla possibile, preparandola Nursery . In questa fase mamma gatta andrà a cercare, frugando nei cassetti negli armadi, un posto dove sentirsi tranquilla dove partorire, non sgridarla.

E’ importante non fare uscire in questo periodo la mamma gatta, perché quando arriva il momento di partorire cerca un posto sicuro dove poter dare la luce i cuccioli, quindi se è libera di uscire potrebbe essere spaventata dai rumori, sentendosi poco sicura andare a cercare in giro un posto per partorire.  Stando a casa sicuramente sarà più tranquilla e il proprietario potrà monitorare ogni fase del parto.

Il gatto nel sacco amniotico riesce a percepire l’esterno attraverso le vibrazioni, come le fusa della mamma. Ricordiamoci che il gattino in questa fase è cieco e sordo. Le fusa possono esprimere un momento di relax ma possono anche essere prodotte da mamma gatta in un momento di stress per cercare di calmarsi.

In questa fase evitiamo di toccare troppo mamma gatta soprattutto sul ventre, anche se è sempre stata coccolona in questa fase di vita potrebbe non gradire.  Eventualmente aspettiamo che sia mamma gatta a cercarci.

In questa fase i capezzoli della mamma gatta incominciano a diventare più grandi e più rosa, c’e’ quindi una modifica del suo corpo.

  • FASE NEO-NATALE

E’ il periodo che va dalla nascita all’apertura degli occhi e delle orecchie, intorno ai 9/10 giorni.

In questo periodo il gattino è completamente cieco e sordo (occhi chiusi e orecchie semi chiuse), non sa ancora camminare si muove strisciano per terra, emette una sorta di pigolii di richiamo.

In questa fase il gattino è completamente dipendente da mamma gatta del punto di vista della termoregolazione quindi se lontano dal corpo della mamma rischia di andare in ipotermia anche se si trova in un ambiente caldo o se si trova in un ambiente troppo freddo.

Attenzione se mamma gatta non c’è e cerchiamo di riscaldare il gattino dobbiamo stare molto attenti a non ustionarlo magari con una borsa di acqua calda, dobbiamo sempre ricoprirla con un panno avvicinando il gattino, non troppo vicino per permetterli il movimento qualora necessitasse di avvicinarsi o allontanarsi.

Anche per quanto riguarda la nutrizione il gattino è completamente dipendente da mamma gatta. In questo periodo il nutrimento viene dal latte materno detto colostro che ha alti componenti nutritivi e ricco di anticorpi che lo aiuterà ad aumentare le sue difese immunitarie.

In linea generale un gattino senza colostro ha scarse possibilità di sopravvivere.

In questa fase non è in grado di espellere le deiezioni (pipì, cacca). La mamma lo lecca nella zona anogenitale per stimolarlo per aiutarlo ad espellere urina e feci.  Se la mamma non ce’ più, sarà compito dell’essere umano a stimolarlo prendendo un batuffolo di cotone imbevuto nell’acqua tiepida partendo dalla pancia verso la zona ano genitale con molta delicatezza, in quanto in questa fase il corpo del gattino è molto delicata, in quanto non è coperto di peluria.Se questa stimolazione non dovesse avvenire da parte della mamma o con l’aiuto dell’essere umano avverrebbe il ristagno dei liquidi e feci nel corpo del gattino, mandando il gattino a morte certa. 

Fino ai due mesi e mezzo quindi sarebbe opportuno che fosse la mamma ad occuparsi dei suoi cuccioli, oltre al fatto che in questo periodo metterà in atto degli insegnamenti fondamentali per il futuro del gattino.

Una curiosità, il cucciolo mette il proprio odore in un capezzolo di elezione, quindi di sua preferenza, per cui ogni gattino ha il suo capezzolo di riferimento, se qualche fratellino cerca di “rubare” il suo capezzolo scatta il litigio> NON TOCCARE QUEL CAPEZZOLO E’ MIO!!

Questo dobbiamo prenderlo in considerazione qualora dovessimo far fare da balia ad una gatta che ha partorito i suoi cuccioli e dobbiamo affiancarli un piccolo che non fa parte della sua cucciolata, se lei lo accetta, prima di tutto aspettiamo che tutti i suoi cuccioli si posizionino sui propri capezzoli, quando ne rimane uno disponibile andiamo a posizionare il gattino che non è suo, altrimenti le piglia pure lui.

Totale 8 mammelle.

Quando ci troviamo noi a dover allattare i gattini, cè la buona regola di allattare ogni 2/3 ore, comunque il gattino quando ha fame si fa sentire piangendo è quello sarebbe il momento giusto.

  • PERIODO SENSIBILE

Questo periodo include il periodo di imprinting e socializzazione primaria.

Il periodo va dai 9 giorni circa ai due mesi e mezzo di vita del gatto. In questa fase abbiamo un importante sviluppo sia fisico che psichico. 

Avviene il controllo dei movimenti, la gestione al graffio e del morso.

Iniziano le prime emozioni emotive, inoltre tutto quello che viene assorbito dal gattino in questo periodo andrà a segnare la sua vita. Tutto ciò che impara in questo periodo è fondamentale per la formazione del suo carattere e comportamento futuro.

Ovviamente eventi traumatici possono renderlo pauroso, poco socievole, mentre eventi positivi  possono renderlo più sicuro di se e più equilibrato.

Durante questo periodo avviene un precesso di apprendimento particolare che si chiama IMPRINTING = lasciare un’impronta. Una sorta di impronta indelebile che viene lasciata dall’ambiente circostante, per esempio l’imprinting con la sua stessa specie, con specie diverse, con la specie umana.

Tipi di imprinting:

  1. quello sociale: è quello in cui il gattino riconosce i suoi fratelli e la madre appartenenti alla sua specie. Si crea nella sua mente il concetto di categoria gatto.

Se il gattino vive questo periodo in assenza di altri gatti, per esempio solo con l’essere umano, diventerà molto legato a quest’ultimo con conseguente difficoltà di adattamento futuro alla convivenza con la specie gatto. Essendosi imprintato con l’essere umano, ma rendendosi conto di non fare parte di questa specie, perché non si riconosce con essa, questo potrebbe essere causa di frustrazione che può portare a della aggressività.

  • Quello sessuale: una volta riconosciutosi come appartenente alla categoria “gatto”, il gattino rivolgerà le sue attenzioni sessuali, quando arriverà il momento, verso i suoi conspecifici (altri gatti) e non verso altre specie di animali.
  • Imprinting di altra specie: durante questo periodo può apprendere che esistono altre specie di animali con cui può relazionarsi pacificamente.

Attenzione il gatto non è in grado di generalizzare per esempio: se il gatto conosce la specie cane pastore tedesco non è in grado di capire che un barboncino fa parte della categoria cani, oppure se conosce l’essere umano adulto non è in grado di capire che il bambino fa parte della categoria “umani”.

Attenzione far socializzare il gattino a troppi tipi di specie, per esempio quella del cane, può portare al rischio che da adulto il gatto si avvicini con troppa sicurezza a cani sconosciuti.

  • Imprinting d’ambiente: tutto ciò che costituisce l’ambiente in cui vive il gattino in questa fase, che mentalmente viene categorizzato come “ambiente familiare”.

E’ importante abituare il gattino a stimoli diversi come il suono del telefono, della radio etc. da grande non ne avrà paura.

Attenzione però un ambiente con troppi stimoli può risultare sgradevole per il gatto e farlo diventare ansioso e aggressivo.

  • PERIODO GIOVANILE

Va dalla nona settimana circa alla pubertà.

In questa fase il gattino è molto curioso ed esuberante è molto importante creare un ambiente in sicurezza adatto alla sua necessità si sperimentazione.

Attenzione questo è il momento in cui il gatto può cacciarsi in situazioni estremamente pericolose in quanto non ha la percezione del pericolo ben definito.  L’unica maniera per insegnare al giovane gatto i comportamenti corretti è premiarlo quando fa la cosa giusta, con un premietto per esempio, se invece fa qualcosa di sbagliato basta semplicemente emettere un suono secco tipo “ah-ah” o distraendolo da quello che sta facendo che potrebbe potenzialmente essere anche pericoloso.

Gli urli non servono a niente non vengono capiti dai gatti.

  • PUBERTA’

La fase della pubertà è contraddistinta dai primi comportamenti sessuali che si possono avvenire orientativamente nelle femmine, tra il sesto e settimo mese di vita, ma a volte anche prima , in quanto sono molto suscettibili al calore e alla luce.

Nei maschi settimo ottavo mese.

Nella femmina iniziano tutti quegli atteggiamenti di richiamo nei confronti del maschio, inizia per esempio a rotolarsi per terra, assume la posizione di lordosi (corpo davanti appiattito e il sedere in alto con la coda diritta per ricevere il maschio, spruzza urina, emette miagoli continui che si sentono anche da lontano.  Questo periodo viene detto ESTRO o CALORE.

I comportamenti sessuali del gatto seguono i cicli basati sulla luce solare e sulla temperatura, in Italia vanno circa dalla primavera all’autunno.

La femmina durante la stagione sessuale ha più periodi di calore che possono durare da 4 a 14 giorni (se non si accoppia).

Nel maschio ce’ la comparsa delle spine cornee sul pene, sono delle papille cheratiniche, delle escrescenze che servono per stimolare l’ovulazione nella vagina della femmina.

In alcune razze di taglia grande o nei gatti selvatici la pubertà può completarsi anche più tardi rispetto ai 5/6 mesi.

Durante il periodo della pubertà avviene il distacco definitivo dalla mamma, che era iniziato nel periodo dello svezzamento, intorno al mese e mezzo di vita.

In questa fase i gatti sono pieni di energia e come paragonare nell’essere umano un ragazzo di 14 anni è nel pieno delle sue forze. 

  • ETA’ ADULTA

Dai 18 mesi il gatto viene considerato adulto sia fisicamente che psicologicamente, fino alla vecchiaia (10 anni).

A volte i gatti possono manifestare dei comportamenti infantili anche in età adulta a causa di un rinforzo positivo da parte dell’umano, per esempio fare la pasta, che lo riporta a quando prendeva il latte dalla mamma.

L’essere umano dovrà mantenere il suo stato fisico e psicologico ottimale fornendogli un arricchimento ambientale consono per permettergli di soddisfare i suoi bisogni e i suoi istinti. Per esempio fornendogli più tiragraffi, palestrine (albero tiragraffi con i ripiani), giochi ma soprattutto la sua presenza e interazione con lui.

  • VECCHIAIA

A partire dai 10 anni si considera un gatto entrato nella vecchiata

Un gatto selvatico vive in media 5/7 anni, un gatto domestico può vivere in media fino ai 12/18 anni.

  • FASE GERIATRICA

Dai 14/16 anni di età si considera un gatto entrato nella fase geriatrica.

In entrambe queste due fasi possono comparire i primi problemi fisici e psicologici legati all’età.

La vista e l’udito iniziano a diminuire, le articolazioni possono essere soggette ad artrosi, le cellule nervose muoiono.  Di conseguenza possono verificarsi dolori nel movimento, difficoltà a saltare, arrampicarsi. Le unghie possono rimanere esposte, può intervenire il disorientamento dovuto alla perdita di udito e della vista, il gioco può diminuire, il controllo della vescica e dell’intestino può gradualmente venire meno (non riesce a trattenere le feci e l’urina), in questo caso c’e’ la necessità di adattare il numero di lettiere, la loro disposizione per aiutare il gatto anziano con le sue nuove esigenze.

Il gatto può diventare più solitario, più timoroso, dorme di più, si stressa più facilmente, tollera meno il contatto fisico, può perdere la sua capacità di termoregolazione.

Segni di senilità:

  • Cambiameno nel ritmo circadiano (ciclo sonno- veglia), il gatto può modificare i suoi orari di riposo e attività e presentare dei momenti di veglia notturna.
  • Vocalizzazione eccessiva senza un motivo apparente, questo può essere associato a momenti di disorientamento da parte del gatto.
  • Appetito ridotto
  • Scarsa pulizia
  • Disorientamento e confusione
  • Abbandono della cassettina igienica
  • Abitudine di camminare avanti e indietro o di tenere lo sguardo fisso a lungo.

Quando i gatti diventano più adulti possono avvenire delle fasi di cambiamento caratteriale tipo la gestione del morso più morbido o diventare più socievoli.

In queste due fasi ancora più di prima la visita periodica dal veterinario è ritenuta indispensabile anche se il gatto apparentemente è sano.

ATTENZIONE in qualsiasi fase della vita di un gatto I cambiamenti comportamentali devono essere presi sempre in seria considerazione e se protratti nel tempo devono essere messi all’attenzione del veterinario di fiducia, per essere più precisi il proprietario può riportare su un foglio tempi e modalità del comportamento anomalo.