Le fasi di vita di noi gatti si suddividono, un po come per voi esseri umani.
FASE PRE NATALE quella per capirsi nella pancia della mamma.
La gestazione dura circa 2 mesi.
In questa fase noi siamo in grado di percepire e reagire a determinati stimoli che provvengono dall’esterno, tipo le stimolazioni tattili, stimolazioni termiche, stimolazone acustica.
Se la mamma riceve delle carezze delicate, dal suo umano, nella zona finale della schiena, zona dolorante durante la gravidanza, il senso di rilassamente che produce su di lei riusciamo ad avvertirla anche noi.
Stimolo acustici, la musica, ovviamente non la sentiamo la percepiamo attraverso le vibrazioni che questa produce attraverso il liquido amniotico in cui “nuotiamo”.
Stimoli termici, il caldo e il freddo sempre attraverso il corpo della mamma.
Ah una cosa interessante le mamme gatte durante la gravidanza tendono ad avere più freddo del normale, quindi cercano sempre posticini al caldo. Quando invece si avvicina il giorno del parto avviene l’esatto contrario cercano posti il più possibile freschi perché hanno un picco di calore corporeo.
FASE NEO NATALE è quella che va dalla nascita all’appertura degli occhi e delle orecchie. Circa verso il nono giorno di vita.
Quando nasciamo siamo ciechi (abbiamo gli occhi chiusi) e sordi (anche le orecchie sono schiacciate). Ci orientiamo quasi esclusivamente con l’olfatto il calore e il tatto.
Verso il nono giorno ci si aprono occhi e le orecchie si alzano.
In questa fase non riusciamo a stare in piedi con tutte le quattro zampe ma solo con quelle anteriori il resto del corpo, il sederino rimane a terra.
Siamo totalmente dipendenti dalla mamma sia per quanto concerne la termo regolazione, il cibo e anche per fare la cacca e la pipì. Le deiezioni avvengono ogni volta che mangiamo stimolate da mamma gatta. Mangiamo molto spesso circa ogni due ore, più o meno.
Dal nono giorno in poi incomincia uno dei processi di apprendimento più importanti per noi gatti : l’imprinting.
Si tratta di un processo di apprendimento per associazione che rimane tutta la vita.
Ah se in questo periodo abbiamo una qualsiasi esperienza negativa è difficile per noi poi superarla, anche se questo succede con l’essere umano.
Tipi di imprinting:
- alla propria specie, impariamo che facciamo parte della specie gatto;
- sessuale, dove ci viene insegnato quello che sarà il nostro obbiettivo sessuale, per la riproduzione;
- ambientale, dove nasciamo e viviamo i primi mesi della nostra vita, lo facciamo nostro.
La mamma gatta ci insegna a cacciare, come coprire i nostri bisognini, come lavarsi, la gestione dei graffi e dei morsi.
Anche i nostri fratellini sono super importanti, durante il gioco impariamo un sacco di cose.
Se siamo fortunati a stare con mamma gatta e i nostri fratellini almeno i primi 2 mesi, 3 sarebbe ancora meglio, abbiamo più possibilità di crescere equilibrati, più sani, più sereni e di non sviluppare comportamenti problematici.
Quando questo non avviene, diventiamo più facilmente gatti diffidenti ed aggressivi.
FASE GIOVANILE (4/5 mesi)
In questa fase siamo molto curiosi, decisamente scatenati e soprattutto tendiamo a non avere la percezione del pericolo.
In questa fase se viviamo con il nostro umano dobbiamo sperare che ci preservi da tutta una serie di pericoli:
- cavi elettrici (che adoriamo mordere);
- anfratti dove possiamo pericolosamente infilarci e restare bloccati, per esempio il retro del frigorifero;
- caminetto;
- lavatrice, lavastoviglie (posticino umido e caldo)
- water se ha il coperchio alzato se siamo piccoli rischiamo di cadere a muso in giù e rischiamo di affogare;
- piante per noi velenose.
In questa fase come ho accennato prima, con il gioco e i nostri fratelli simuliamo la lotta, imparando la gestione dei graffi. dei morsi e la caccia.
Se volete salvare i vostri arredi vi consiglio tanti tiragraffi, tante palestrine, piccoli mini tunnel.
Se addottate due fratellini della stessa età date loro modo di dare sfogo alle loro energie insieme anziché puntare al resto della vostra casa.
FASE DELLA MATURITA’ (6/7/8 mesi)
A beh in questa fase noi gatti siamo sottoposti a grossi cambiamenti fisici e ormonali.
Tendiamo ad essere un pochino più nervosi a volte anche più agressivi.
Maturità sessuale nelle femmine fra i 6/8 mesi.
Maturità sessuale nei maschi 7/9 mesi.
Nelle femmine durante il calore non ci sono perdite di sangue come per i cani, l’ovulazione avviene dopo l’accoppiamento e la penetrazione.
Le femmine durante il calore incominciano:
- a miagolare molto più del solito, giorno e notte;
- si rotolano sulla schiena, per terra;
- assumono una posizione chiamata “lordosi”, il corpo davanti schiacciato e il sedere all’insù;
- tendono a mettere in mostra il loro fondoschiena (un modo esplicito per dire sono pronta all’accoppiamento).
Noi maschi durante il calore incominciamo a fare gli “schizzi di urina”, come marcatura sessuale e tendiamo a fare il comportamento di monta con quello che gli passa sotto mano.
Ora vi do due chicca, in natura i maschi riconoscono le gatte più mature, quelle che sono già state montate e le preferiscono.
Quando il maschio intero mangia molte proteine la marcatura urinaria è molto più forte, la femmina capisce che il gatto maschio si nutre di prede succulente e che quindi è un’ottimo cacciatore, di conseguenza lo ritiene un’ottimo partener con cui accoppiarsi.
ETA’ ADULTA e VECCHIAIA
In questa età veniamo considerati gatti adulti anche sotto il profilo psicologico, a partire dall’anno e mezzo fino ai 10 anni, poi entriamo nella fase della vecchiaia.
In natura la vita di un gatto è scandita dalla:
caccia per la soppravvivenza;
dall’attività di accopiamento ;
dal riposo e il riparo.
In casa a noi gatti sterilizzati viene rimosso il bisogno dell’accopiamento.
Attenzione sfatiamo un mito: la sterilizzazione non crea frustrazione va solo a rimuovere il bisogno dell’accoppiamento.
Sarà compito del nostro umano ricreare un’ambiente dove possiamo simulare con il gioco la caccia.
La vecchiaia come per voi umani è una fase per noi molto delicata (dai 10-15 anni).
I gatti che superano i 15 anni entrano nella fase geriatrica, che comporta un calo dell’attività, possono subbentrare i dolori articolari, che a volte non ci permettono di lavarci in maniera adeguata.
In questa fase si atroffizzano i muscoli che sono responsabili del ritrarsi delle unghie, questo implica che le unghie potrebbero rimanere sempre esposte.
Gradualmente possiamo diventare un po sordi un po’ ciechi e potremmo perdere un po’ di olfatto.
Nei casi più sfortunati potrebbe subbentrare la demenza senile, che comporta un decadimento a livello cognitivo.
A volte perdiamo i denti, insomma come per voi un declino inesorabile purtroppo….